Se vuoi uno spassionato consiglio, evita ogni possibile ambiguità con i simboli degli altri. Sempre, comunque e in tutti i casi. Un simbolo é la rappresentazione grafica della fede di qualcuno: non mi meraviglia, e anzi trovo giusto, che a volte venga difeso anche a rischio di trascendere. Considera che per entrare in un gruppo MC si deve superare una lunga trafila (hangaround, prospect + tutto l'iter per raggiungere lo status di full patch), fatta di impegni durissimi e in qualche caso anche di rischi. Dopo aver superato tutto ciò, capisco che ci si possa irritare nel vedere qualcuno che prende una pezza e senza tanti complimenti se la piazza sulla schiena, implicitamente mancando di rispetto a chi la stessa cosa ha dovuto sudarsela, magari per anni. Per tutti gli altri, per quelli che (come il sottoscritto) hanno una visione meno radicale e diversa dell'andare in moto - attenzione: questo non significa minore passione! Chi mi conosce sa che cosa rappresentano per me le motociclette - ci sono i motoclub "tradizionali" e i chapter HOG, che costituiscono un ottimo compromesso tra questi ultimi e il mondo MC, senza però contemplarne gli stessi obblighi. Personalmente ho conosciuto moltissimi bikers 1%er, e non mi sono mai accostato a loro con timori reverenziali o paure immotivate; ho trovato motociclisti appassionati, spesso simpatici (e qualche volta meno, ma ciò é normale), ma ad onore del vero mai e poi mai potrei dire che si siano comportati male nei miei o negli altrui confronti. E questo perché le cose sono sempre state chiare fin da subito: non appartengo al vostro mondo ma rispetto la vostra visione delle cose, così come richiedo rispetto per il mio modo di essere e di andare in moto. In fondo, quando si condivide una passione, un punto di contatto si trova sempre! Chiudo con un ricordo ben stagionato. Nel 1998 andai ad assistere ad un concerto dei Motorhead (+ Rammstein e Manowar) al Free Wheels, il raduno degli Hells Angels di Cunlhat, in Francia. Inutile dire che quasi tutti i miei amici mi avevano sconsigliato di farlo: si diceva che potessero succedere cose terribili, che fosse pericolosissimo e si rischiasse di restare coinvolti in chissà quali disavventure... C'erano bikers da tutta Europa e persino dagli USA... alcuni dall'aspetto davvero caratteristico e persino inquietante. Bah! Malgrado il tasso alcolico elevatissimo, in due giorni non ho visto scoppiare la minima rissa; neppure uno screzio o uno sguardo storto. Niente! La tenda non é stata toccata, c'erano bambini che scorrazzavano, mercatini e tatuatori, venditori di cibarie... insomma: una festa divertente dov'era possibile vedere belle moto e conoscere gente simpatica. Come sempre, bisogna saper distinguere e avere occhio per stare al mondo... ed evitando di creare confusioni pericolose (ecco il motivo del mio iniziale consiglio) si sta senz'altro più tranquilli, almeno io la vedo così. Ci sono milioni di toppe che puoi mettere sul giubbotto, senza rischiare di irritare nessuno, no? Buona strada!
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