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Il mio Super Rally 07-21.05.2016

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view post Posted on 9/6/2016, 16:33     +12   +1   -1
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HARD RIDER
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Secondo diario di un altro bellissimo viaggio di circa 6500 km, in compagnia di Helmut e zavorrina Margareth, la sua adorata moglie nonche‘ mia grande amica.
Italia, Francia e Spagna 07 Maggio-21 Maggio 2016
Quando sono partita, Sabato alle 14 del 7 di Maggio, ero in fibrillazione e la mia giumenta lo era con me. La prima tappa, sabato sera, l’abbiamo fatta a Brescia, citta' davvero bella, con il suo castello, la bella piazza i monumenti e le rovine...si, perche' le mie "vacanze" sono anche culturali. Una bella sorpresa me l’hanno fatta i miei amici bresciani che mi sapevano li e sono passati a trovarci per cenare con noi. Domenica si riparte alla volta di Montecarlo,(speravo di vedere il Bob ma non c'era piu' tempo, perche' se vuoi vedere il Bob devi almeno passare con lui un paio d'ore) facendo tappa a Tortona per raccattare un paio di amici che ci hanno fatto compagnia fino ad Alcaniz. Il tempo non e‘ un granche‘, non fa nemmeno caldo. Arriviamo a Montecarlo e facciamo la solita visita lungo mare, Casino‘, Hotel De Paris, negozi ciucciasoldi dalle vetrine impossibili, le macchinone parcheggiate qua e la, qualcosa del circuito e poi si riparte e per un po‘ si rimane in costa. Comincia a diluviare. Ci fermiamo e insieme si decide di fare la strada alta ed evitare la costa scivolosa e di fare tappa ad Aigues Mortes, in Camargue, gia‘ il nome tutto un programma. Quando si arriva li si rimane stupiti. Una citta‘ medievale integra, possente, spettacolare, che vanta una storia affascinante, storie di Re e di Templari. Facciamo una visita alla citta‘ beviamo un Cafe‘ au Lait nella piazzetta e poi decidiamo di arrivare fino a Narbonne. Purtroppo abbiamo dovuto saltare maggior parte della Côte d'Azur per via del tempaccio. Naturalmente diluvia ancora e decidiamo di prendere l’autostrada. Road Captain lo fa la mia amica Alice. Mai l’avesse fatto…autostrada a 90. Ci sorpassavano anche i tir.
Minchia non ce l’ho fatta a starle dietro…per un quarto d’oretta va bene, ma poi….sono partita a razzo, l’ho superata e ho tirato un paio di bestemmie. Per un po‘ sono rimasta da sola. Sollievo e diluvio universale di pioggia e parolacce. Poi ho visto spuntare una luce ed ho sorriso. Un'altra vittima della noia. Be‘ dopo la mia furia e l’uscita sbagliata (Narbonne l’ho passata abbastanza velocemente…..) ci siamo diretti verso Carcassonne. Ormai era quasi sera e decidemmo di fermarci nei pressi a dormire. Dopo un paio di risate e un paio di bicchieri di buon vino andiamo a nanna. Partenza alle 9. Pioviggina. Ci avviamo verso Carcassonne e il cielo comincia a schiarire. Qualche nuvola blu. Wow! Che meraviglia! Ci siamo. Forse perche‘ io sono convinta di essere vissuta nel Medioevo, forse a corte, contadina o puttana, ma mi sono sentita a casa. Entro e respiro i muri della citta‘, li tocco e mi vengono i brividi. Faccio tutto il giro a bocca aperta, sognando di esserci stata, ho visto la gente che ci viveva, la sporcizia e le grida dei venditori al mercato, l’aria puzzolente e cupa. Neanche mi fossi fatta una canna. Mi danno fastidio i turisti chiassosi e tutti sti negozietti…rovinano l’atmosfera che dovrebbe esserci in un posto cosi. Voglio tornarci. Devo. E voglio dormire li. Dopo il trip si riparte alla volta di Mirepoix, un’altro bellissimo paese che val la pena visitare. Ci fermiamo li a pranzo. Decidiamo di arrivare fino a Castelldefels, poco dopo Barcellona, dove incontreremo un nostro caro amico, Adriano. Arrivati tardissimo, credo fossero le 10 di sera, sbagliando di nuovo uscita e facendo tutto il giro della citta‘ di Barcellona con mille semafori, affamatissimi e stanchi. Abbiamo mangiato pane e salame e formaggio in stanza di un amico perche‘ era chiusa la cucina. Un paio di birre e parecchie risate e poi via, a nanna. Ah, il formaggio e‘ partito con lui da Gallarate….camminava. Barcelona. Bellissima citta‘, caotica, calda e allegra. Non si può restare indifferenti davanti alla maestosità e imponenza di questa citta‘. Ci siamo fermati li 2 giorni e poi siamo comodamente ripartiti alla volta di Alcañiz, per il Super Rally. Sono circa 280 km da Barcelona, e si trova nel Regno di Aragón (che non e‘ nel libro „Il signore degli anelli“) una Regione un po‘ brulla in Catalonia. Arrivati li al circuito facciamo un po‘ di coda per entrare e poi cerchiamo un posticino dove piazzare le tende. Minchia oh, ma che vento tira? Dopo aver tirato giu‘ tutti i santi e le madonne in spagnolo riusciamo a montarle, e ci avviamo al centro del Rally, dove ci sono i tendoni, da mangiare e musica. Un po‘ scarno, poco movimento e abbastanza caro ma buono il bere e il mangiare. Comunque noi siamo in buona compagnia, a volte si vede questo o quello conosciuto, si scambiano quattro chiacchere e si torna a bere. Ci si ferma li, la prima notte, a far baldoria, contenti di esser arrivati sani, io naturalmente l’ultima ad andare a dormire dopo aver ballato con cani e porci (nel vero senso della parola…) e un po‘ su di giri. Dopo non aver dormito praticamente nulla, cerchiamo i cessi. 10 cessi e 6 docce per 6000 persone. Non vi spiego null’altro. Comunque ci restammo due notti, facendo qualche giro in giro durante il giorno, Saragossa ed i dintorni di Alcañiz. Dopo esserci congedati dal vergognoso Super Rally e dai nostri amici che purtroppo rientravano, partiamo alla volta della Costa Brava, che abbiamo dovuto saltare per via della pioggia. Che dire, bellissima la costa con paesaggi mozzafiato, un mare con colori bellissimi, dal blu scuro al verde smeraldo, i villaggi dei pescatori e le spiagge nascoste anche se alcuni tratti sono stati devastati dalle fabbriche di cemento. Il tempo e‘ finalmente splendido e caldo ed un vento leggero ci arruffa i capelli appiccicati alla testa dalle troppe ore col casco. Dopo aver fatto tappa una notte e due Piña Colada a Lloret de Mar, molto turistica e bella solo la mattina presto, senza gente, siamo andati avanti fino in Francia, senza tralasciare i vari smarrimenti tra un paese e l’altro dovuti alle segnaletiche molto scarse, tutto rigorosamente senza il mio nemico tom tom. Arriviamo a Narbonne. Abbiamo fatto un bel po‘ di km in piu‘ facendo un po‘ d’entroterra, sotto i Pirenei Catalani. Strade strette ma bellissime, paesaggi montani e un sacco di vigneti. Usciamo a cena e a visitare la citta‘, bella anche lei, e poi si torna in hotel. La mia moto fa un po‘ di capricci da un paio di giorni, mi sa che e‘ partita la batteria perche‘ e‘ da ricaricare tutte le mattine. Da Narbonne decidiamo di rimanere all’interno ed assaporare ancora un po‘ di medioevo dirigendoci verso Olargues, dove abbiamo fatto tappa pranzo. Olargues e‘ fantastica, a dir poco. Un paese di 600 e rotti abitanti, le loro case fatte di sassi ed un sacco di sottopassaggi ad arco, le stradine strette e deserte, la chiesa in alto e le sue rovine, che ti fanno giocare a nascondino con i fantasmi del passato. Dicono sia uno die paesi piu‘ belli della Francia ed e‘ bella davvero. Dopo aver scattato un miliardo di foto si riparte. Ha cominciato a piovere forte, ma a noi chi ci ferma. Dopo averci messo mezz’ora a mettere la tuta antipioggia, intanto aveva quasi smesso di piovere, ci dirigiamo verso le Parc Naturel Régional du Haut Languedoc. Senza aver deciso prima dove fermarci ed in preda all’euforia perche’ era tornato il sole ci siamo persi. Abbiamo fatto delle stradine di campagna pazzesche, strette ma belle, in mezzo a vigneti a perdita d’occhio, senza una casa e senza un benzinaio per chilometri e chilometri….nemmeno il cellulare aveva campo…insomma eravamo proprio bo. Dopo aver guidato per un po‘ ci siamo fermati ad un bivio che segnava i 900m slm, ricominciava a piovere, faceva freddo e dovevamo pisciare. Dopo una veloce chiaccherata senza aver la minima idea di dove fossimo, decidemmo di tornare giu‘, cosi abbiamo seguito una strada in discesa in mezzo ai boschi, tutta rotta, asfaltata a tratti (credo ci sia stata poco prima la fuoriuscita del fiume che costeggiava perche‘ il bosco era a tratti sotto l’acqua) incrociando due case di sassi col camino che fumava, un cimitero da film dell’orrore e un solitario che passeggiava sotto l’acqua. La musica di Dario Argento ci stava tutta. Sbuchiamo ad Avene, un paese termale che mi pareva di aver letto sulla cartina. Ci fermiamo a cercare qualche bar dove mangiare un boccone ma nulla. Tutto chiuso. Un mini negozietto con un paio di dolci del 1953, una bottiglia di acqua narurale e via. Naturalmente tutto rigorosamente in francese. Proseguiamo stanchi verso Lunas, nella speranza di trovare subito una sistemazione per la notte. Arriviamo e facciamo un giro per il paesino, andando a bussare alle finestre dell’unico albergo chiuso che abbiamo trovato. Dopo aver insistito un po‘ ci ha aperto il titolare facendoci accomodare nell’accogliente e un po‘ originale sala da pranzo, e confermandoci le due camere per la notte. Eravamo distrutti. Una buona cena a base di pollo (spero) in umido e una bottiglia di buon vino (Tenue de Soiree-Domaine Puech Merle, ho fatto la foto perche' e' buonissimo) ci ha dato il resto. Prima di dormire una bella doccia ci voleva proprio. Il mattino dopo a colazione chiedemmo informazioni per uscire velocemente da li e dirigerci verso un Dealer Harley per cambiare la batteria, che sapevamo a Saint Jean de Vedas, vicino a Montpellier. Arrivati li e parato con il meccanico, mi cambiano la batteria, perdiamo un paio d’ore ma incontriamo un amico della Bavaria, anch’egli di ritorno dal Rally. Due chiacchere, un caffe‘ ed un occhio dalla testa e poi partiamo alla volta di Avignon. Sono felice di aver messo a posto la cavalla, la sento meglio. Avignon e‘ una citta‘ di cui ti puoi innamorare. Bella, antica e pulita, le sue mura possenti ti accolgono di nuovo in quell’aria magica che ti da la sua storia, campanili, torri e tetti di tegola rossi, il ponte, il castello e la cattedrale, le vie degli artisti ed il profumo di lavanda…..Ci fermiamo affascinati da quella citta‘, e la assaporiamo anche di notte. Mi sento bene. E‘ gia‘ mattina, una doccia veloce, un‘ ottima colazione e via per la prossima fermata: Briançon, città d'arte e di storia ed anche la citta‘ piu‘ alta della Francia. Ormai siamo ai goccioli, rimane poco tempo ancora prima di tornare alla vita di tutti i giorni, per cui cerchiamo di assaporare e godere ancora di questi piccoli attimi, questi spettacolari paesaggi, perche‘ quel poco di Francia che abbiamo visto e‘ stata bellissima e vale qualche altro viaggio. Le Hautes-Alpes sono bellissime, fa caldo ed e‘ sereno, si intravedono le cime innevate e cambiano i paesi, molto piu‘ modernizzati. E‘ sparita quell’aria medievale e un po‘ mi dispiace. Arriviamo a Briançon e cerchiamo subito un Hotel. Entriamo nella citta vecchia in alto e chiediamo alla signora anziana di un bar per due camere. Ci fa segno di seguirla, si siede al tavolo e ci scrive i prezzi su un foglietto: parte da 32€ per la stanza, ci aggiunge una tassa sopra l’altra e arriva a 45€, aggiunge la colazione e sono 55€. Naturalmente senza capire una parola di quello che dice. Minchia, la signora. Vabbe, ci chiede se vogliamo vedere le camere. Diciamo ok. Meno male. Entrati io nella mia stanza e Helmut nella sua abbiamo cominciato a ridere. La mia odorava di candeggina, il letto coperto da una trapunta del rinascimento, gli asciugamani di un colore indefinibile e senza bagno. Pero‘ un panorama mozzafiato su un tramonto altrettanto bello. Helmut che non ha smesso un attimo di ridere mi chiama. La sua stanza era simile alla mia, compresa la trapunta del rinascimento e gli asciugamani dall’indefinibile colore, pero‘. LUI aveva la doccia!!! E che doccia. Mi ha detto apri. Ed io ho aperto la doccia che era in un armadio in mezzo alla stanza. A momenti mi casca addosso. Tutto che vacillava…ci siamo piegati dal ridere per dieci minuti poi ci siamo messi d’accordo per chi di noi due aveva il coraggio di dire alla signora anziana di no. Comunque, dopo essere risaliti in moto abbiamo trovato un albergo normale dove passare la notte. Di Briançon abbiamo visto la parte vecchia, bellissima con le sue piccole coloratissime case e mangiato da dio. Finalmente, perche‘ in Francia si mangia male. Comincio a sentire un po‘ di tristezza. Mi piace viaggiare, vedere posti nuovi, vagabondare senza meta. Anche la compagnia di Helmut e di sua moglie e‘ bella, si va d’accordo e non ci si annoia mai. Dopo aver lasciato Briançon si ritorna a casa, piano, pianissimo. Sono felicissima di rivedere i miei figli e mio marito, ma….ho gia‘ in mente il prossimo viaggio.
(continua)

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view post Posted on 9/6/2016, 18:50     +1   -1
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Grande Sabry, delusione del Super Rally a parte, un tour davvero avventuroso. Complimenti a te e ai tuoi compagni di viaggio e per questo racconto così ben documentato che sarà sicuramente di stimolo per chi è sempre alla ricerca di nuove mete.
 
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view post Posted on 9/6/2016, 19:46     +1   -1
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EVO RIDER

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Ciao Sabrina ! Ben tornati ! Un' esperienza a 360 gradi ! Che bello! Ciao e saluta Helmut 😉
 
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Bigiu Capelè
view post Posted on 10/6/2016, 06:23     +1   -1




Complimenti. Giro stupendo.
 
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VeganBiker
view post Posted on 10/6/2016, 10:21     +2   +1   -1




Beh, a parte tutta l'acqua dei primi giorni e la pochezza del Super Rally (personalmente non riesco proprio ad apprezzare nessun tipo di raduno ma è un problema mio ;) ) è stato un viaggio splendido. La strada da Alcaniz a Saragozza da sola è valsa la trasferta. Dopo che ci siamo lasciati ho continuato il tour in solitaria e ho macinato 3000 km che con la 48 significano una trentina di ricerche di un distributore... Il clima che dopo il freddo e l'acqua patiti all'inizio si è trasformato in quello da noi a luglio ma molto più secco poi è stato un toccasana per me: nessun dolore, pochissimo affaticamento alla guida, lunghe camminate senza zoppicare, neanche ricordavo i postumi dell'incidente di due anni fa.
La Spagna sembra fatta per essere percorsa con la moto: strade ottime, traffico spesso inesistente fatta eccezione per le grandi città, tantissimi posti da visitare. Il prossimo anno ho in programma l'Andalucia e il Portogallo sempre utilizzando il traghetto da Livorno a Barcellona che toglie un bel po' di strada oltre ad essere molto economico.
Un gran bel viaggio e poi è sempre un piacere riuscire a trovare occasioni per rivederci!
 
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view post Posted on 10/6/2016, 11:09     +1   -1
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EVO RIDER

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Complimenti Sabri per come sei
 
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view post Posted on 14/6/2016, 15:06     +1   -1

EVO RIDER
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super rally davvero scarico quest'anno... speriamo nell'anno prossimo
 
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view post Posted on 15/6/2016, 07:22     +1   -1
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SPORT RIDER

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Complimenti Sabri, sia per i km che per il diario di bordo.....!
 
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