Buongiorno a tutti,
ho il piacere di condividere con voi un’altra delle mie esperienze, sono convinto che possa tornare utile a qualcuno.
Premessa: (ho un 1200T, quasi stock tranne Etyro)
Primo effetto:
a) Le partenze a freddo:
da due anni a questa parte durante l’avviamento a freddo, anche dopo 2 o 3 settimane di fermo, la moto faticava ad accendersi. Talvolta ero costretto a tentare più di una volta.
b) Le partenze a caldo:
il numero dei giri era elevato, anche 1600 e oltre, pure dopo una sosta di 2 o 3 ore, questo effetto era casuale talvolta persistente e senza un motivo preciso apparente.
Secondo effetto:
Dopo una semplice sosta per pranzo, si avviava al primo tentativo ma con difficoltà e non immediatamente.
Appena partivo iniziava a strattonare esageratamente, sembrava di fare un rodeo
(è andato peggiorando man mano nell’ultimo anno e mezzo circa),
aumentando la velocità mi accorgevo di meno di questa problematica ma secondo il mio parere lo faceva ugualmente.
Il culmine è stato questo settembre, gita al mare, temperatura ancora estiva, dopo pranzo ripartiamo, solita fatica ad avviarsi, la scaldo un momento il tempo di metterci il casco e i guanti,
ci avviamo e in prossimità della prima rotonda si spegne, a nulla è valso il tentativo di accelerare, mi ha dato la sensazione come fosse ingolfata.
Patema d’animo, con il pensiero già cercavo il NR. del soccorso stradale.
Accosto nella rotonda, provo ad avviare e stenta, insisto nell’avviare, l’aiuto accelerando e moooolto lentamente ha preso i giri e si è avviata.
CAUSE:
Causa del primo effetto:
Leggendo alcuni post sulla eccessiva delicatezza delle viti dello IAC avevo timore a provare a smontarlo.
A moto fredda da una settimana,
ho smontato il gruppo filtro, ho sollevato un po' il serbatoio e con una bussola metrica da 4mm e una chiave a cricchetto/dinamometrica, ho scollegato il connettore dello IAC, ho svitato con delicatezza le due viti “sentendo” l’azione.
Ho ruotato di circa 90° antiorario l’IAC in modo da liberarlo dalla staffa che trattiene anche il TMAP e l’ho sfilato, occhio c’è un O-ring, non dovreste perderlo, ma fate attenzione lo stesso, solo per evitare la seccatura che vada a finire in luoghi scomodi.
Ho trovato lo “spillo” sporco, l’ho pulito con l’alcool senza svitare nulla.
Causa del secondo effetto:
Il TMAP dire che era sporco non dà l’idea corretta, probabilmente i fumi dell’evaporazione dell’olio che ritornano nel motore tramite l’aspirazione sono la causa maggiore dell’intasamento di questo dispositivo Bosch (nel mio caso il codice è 0261230268)
Mio pensiero personale, direi che chi può/vuole
sostituire il gruppo filtro aria con uno di quelli che permettono di non mandare la vaporizzazione dell’olio all’interno del motore ma in un filtrino al di fuori dello stesso acquistando il kit, risparmia molti fastidi.
Per smontare il TMAP:
si sgancia il connettore, si allentano i registri dei cavetti dell’acceleratore vicino al manubrio,
(di solito annoto quanti giri faccio) con una chiave Torx da 20 a L e molta pazienza per lo spazio ristretto, si toglie l’unica vite della staffa che trattiene il dispositivo, si sfila verso l’alto il TMAP avendo l’accortezza di non rovinare il sensore.
Si lava delicatamente e senza soffiare con aria compressa o si sostituisce nel caso fosse guasto.
(io l’ho fatto con un pennellino molto morbido e semplice acqua)
Per curiosità ho misurato la resistenza del sensore di temperatura 12.51 Kohm a 20.4° direi che è a posto, il range come consigliato da Spavy dovrebbe essere tra gli 8k ohm e i 20k ohm, purtroppo non ho trovato questa tabella per allegarla.
Si trova all’interno del cilindro posteriore, il cavo esce dal foro in mezzo alla testata e si connette con un altro cavo sul lato DX della vaschetta dell’olio motore, appena dietro un riparo di plastica.
FINITO, si può rimontare il tutto:
Si riposiziona con accortezza Il TMAP, si rimonta la staffa che trattiene anche lo IAC e la ruota della farfalla riposizionando i cavetti dell’acceleratore e registrandoli, di solito li regolo in modo che a farfalla tutta chiusa la manopola con il manubrio tutto a SX abbia un minimo di gioco, perché ho notato che con il manubrio tutto a DX questo gioco scompare quasi del tutto, l’importante è che non rimanga accelerato.
Se serve si cambia anche l’o-ring dello IAC, il mio era pizzicato. Nel rimontare le 2 viti, ho messo un po' di grasso al rame e non ho chiuso a morte ma arrivato in fondo con le viti avvitate/portate alla stessa altezza ho chiuso dentro i 4 Nm.
Ho provato ad avviare e con mia sorpresa come ho premuto il pulsante si è immediatamente avviata,
ho avuto un orgasmo.
Verso fine febbraio testerò meglio anche il Tmap appena riprendo a fare le mie sgaloppate giornaliere vi saprò dire se scalciona ancora tipo rodeo nel pomeriggio, ma la sensazione è di avere risolto.
Per ora mi accontento di qualche breve “passeggiata” della domenica mattina sempre se non gela o altro.
Conclusioni:
Il mio parere è che questa operazione va fatta almeno ogni 16k, 20k chilometri se non si ha la deviazione dei fumi olio motore esterna, ma verificare lo stato di questi 2 dispositivi non fa male anzi.
Ci vuole davvero poco, non è un’operazione difficile ed è alla portata di molti, basta avere un po' di sensibilità, soprattutto per le 2 viti dello IAC.
Buona strada, e buona manutenzione, ciao.
