Oggi viene presentato ufficialmente il nuovo Sportster S "RH1250S". Si tratta di una moto completamente nuova sotto tutti gli aspetti, eccetto che per il nome, più per identificare facilmente la sua collocazione all'interno della gamma che per dare continuità ad un modello che dal 1957 ha sempre tenuto fede a dei punti fermi del progetto ispiratore.
Con questo Sportster S infatti cambia tutto, a cominciare dal motore, lo stesso Revolution Max 1250 cc che equipaggia la Pan America, un bicilindrico a V di 60 gradi che non rispetta più i canonici 45 gradi, così come per il raffreddamento che ora è a liquido invece che ad aria.
Seppur depotenziato rispetto alla Pan America, con i suoi 121 cv a 7.500 giri il Revolution Max montato sul nuovo Sportster S sfiora il raddoppio rispetto al classico 1200 Sportster, con una velocità di punta di 220 km/h, anche se la frenata all'anteriore è affidata ad un solo disco. La coppia sviluppata è di 127,4 Nm a 6.000 giri. Rispetto al propulsore montato sulla Pan America, la camera di combustione è diversa per massimizzare la velocità del flusso ai bassi regimi, così come i pistoni sagomati per adattarsi alla diversa conformazione, aumentando la coppia ai bassi e medi grazie anche all'adozione di valvole e porte più piccole.
Apparato propulsore Revolution® Max 1250T 127,4 Nm di coppia 121 CV Peso (a secco/in ordine di marcia): 220,4/227,7 kg Display TFT rotondo da 4" Connettività Bluetooth® e navigazione con mappe in movimento Miglioramenti alla sicurezza del pilota in curva, inclusi ABS e controllo di trazione Modalità di guida selezionabili e personalizzabili Sospensioni con prestazioni regolabili e illuminazione completamente a LED.
- Cruise control + Proximity-Based Security System. - Serbatoio da 11.8 Lt. - Faro Daymaker Signature Led - Strumentazione con schermo circolare TFT da 4" - 3 Mappature guida: Sport - Road - Rain + 2 personalizzabili
- Lunghezza:2.265 mm - Interasse:1.518 mm - Altezza sella:753 mm - Forcella a steli rovesciati Showa da 43 mm regolabile in estensione, compressione e ritorno - Mono ammortizzatore Showa con serbatoio Piggyback, regolabile in estensione, compressione e ritorno - Freno anteriore: pinza radiale monoblocco Brembo a 4 pistoncini e disco da 320 mm - Freno posteriore: pinza a due pistoncini Brembo e disco da 260 mm - Leve freno e frizione regolabili per adattarsi alla mano del pilota - Cerchi in alluminio a 5 razze - Pneumatici Dunlop HD 503: Ant. 160/70/17 - Post. 180/70/16
Velocità max: 220 Km/h Prezzo: a partire da € 15.900 Colorazioni: Vivid Black - Midnight Crimson+€ 270 - Stone Washed White Pearl+€ 270
Si può dire che adesso si apre ufficialmente una nuova era?
Sicuramente dal vivo sarà affascinante da vedere, certo che per come è concepita se non faranno presto altre versioni, la clientela disposta a sedersi su una monoposto così -ad occhio- poco personalizzabile, direi che non sarà tantissima, ma magari mi sbaglio io...
Le mie prime impressioni riguardo l'estetica sono positive, d'altra parte si discosta poco rispetto al prototipo che avevano mostrato 3 anni fa. La sensazione è quella di estrema compattezza e aggressività, non ci sono vuoti e le parti di carrozzeria sono minimali e molto aderenti a motore e telaio. Le coperture così sporgenti del radiatore con il tappo in vista non mi convincono molto, ma mi riservo di guardarlo meglio dal vivo. Belli gli scarichi, ma escludono la presenza di un eventuale passeggero, a meno che in futuro non offrano un kit con sella doppia che preveda una maggiore copertura. Il punto di forza è sicuramente il motore che ha già ricevuto ottimi consensi sulla Pan America. Potenza e coppia sono ragguardevoli, ma quel lungo forcellone a tubi in rapporto alle forze in gioco mi sembra un pò esile, ce la farà a controllarli? In conclusione, pur non trovando un richiamo estetico e tecnico e nemmeno di target con lo Sportster, a meno che non propongano presto una versione più economica basata sul Revolution Max 975 cc inizialmente previsto per la Bronx, trovo che abbia il potenziale per catturare un nuovo tipo di clientela.
La cosa da apprezzare è la totale rivoluzione in fase di progetto, totalmente ex-novo, sicuramente uno sforzo (e un azzardo) non indifferente da parte di Harley-Davidson per dare una scossa al listino.
Ho avuto 3 Sportster… quindi amo questo modello. L’ultima comprata una Roadster che a parer mio rispecchia appieno l’essere “sport” appunto. Cerchio da 18 al posteriore poi davvero piacevole.
Questa nuova Sportster S mi piace ma misura gomme, cerchione e posizione pedane e disco singolo non ha nulla di sport.
Ad oggi non cambierei ne la LRS ne la Roadster per questa, però potessi… metterei la terza Harley in garage.
P.S. Il prezzo non è nemmeno male, è quasi il più economico del listìni Harley insieme alla Softail Standard.
CITAZIONE (S p a v y @ 13/7/2021, 18:37)
Le mie prime impressioni riguardo l'estetica sono positive, d'altra parte si discosta poco rispetto al prototipo che avevano mostrato 3 anni fa. La sensazione è quella di estrema compattezza e aggressività, non ci sono vuoti e le parti di carrozzeria sono minimali e molto aderenti a motore e telaio. Le coperture così sporgenti del radiatore con il tappo in vista non mi convincono molto, ma mi riservo di guardarlo meglio dal vivo. Belli gli scarichi, ma escludono la presenza di un eventuale passeggero, a meno che in futuro non offrano un kit con sella doppia che preveda una maggiore copertura. Il punto di forza è sicuramente il motore che ha già ricevuto ottimi consensi sulla Pan America. Potenza e coppia sono ragguardevoli, ma quel lungo forcellone a tubi in rapporto alle forze in gioco mi sembra un pò esile, ce la farà a controllarli? In conclusione, pur non trovando un richiamo estetico e tecnico e nemmeno di target con lo Sportster, a meno che non propongano presto una versione più economica basata sul Revolution Max 975 cc inizialmente previsto per la Bronx, trovo che abbia il potenziale per catturare un nuovo tipo di clientela.
C’è la versione per due, in realtà come tutte le Sportster anche questa è omologata per due con la sella opportuna. Però queste son dichiarazioni del dealer, attendo la foto della versione per due.
dire che e' brutta e' farle un complimento Alla HD secondo me si drogano........piazzi un motorone da 120 cv e la freni con un misero dischettino , anche moto da meno della meta' del prezzo oramai ne montano due. Per non parlare delle assurde e inutili misure delle gomme.......160 su cerchio 17 anteriore
A me non dispiace, dal punto di vista tecnico è un salto quantico rispetto all'attuale e passata produzione HD. Non amo molto l'impostazione simil-bobber (non mi faceva impazzire neanche il 48, infatti) nè gli scarichi alti. Ma nel video si dice esplicitamente che seguiranno altri modelli basati sulla stessa piattaforma, e mi auguro che fra questi sia previsto anche un modello più sportivo come il Roadster, con sospensioni più alte e doppio freno a disco anteriore.
Visto che Harley-Davidson è in crisi da anni, era necessaria una scelta diversa rispetto al passato: evidentemente le Harley "che piacciono a noi" non vendono molto rispetto ai competitors.
La mia moto ha oramai otto anni, di certo non sono un "buon cliente" per Harley.
Forse avrei evitato di usare il nome Sportster per la nuova piattaforma, ma anche queste sono scelte di marketing.
Come quasi tutte le Harley, per me anche questa sfugge ad ogni confronto o discorso sul piano tecnico razionale. È una specie di hot rod creato dal mix tra un V-Rod e un Forty Eight. La potenza è quella del V-Rod, i comandi avanzati pure, la posizione in sella è molto simile ma con il passo di uno Sportster. Però sappiamo che già il Forty Eight mette alla prova il rider quando deve impostare le curve, perchè oltre ai comandi avanzati c'è quel gommone da 130 che fa la sua bella resistenza, ricordo che il V-Rod come la Ducati Diavel montava un 120, ma qui con addirittura un 160 bisognerà essere davvero buoni motociclisti per non sfigurare alle prime curve, considerando che con tutta quella potenza sarà difficile non arrivare a palla in fondo al rettilineo. Poca escursione delle sospensioni e sellino sottilissimo senza poterti ammortizzare con le gambe sui comandi centrali, razionalmente la consiglierei solo a un rider in ottima forma fisica, ma sono Harley e si sa che molti le acquistano perchè sono begli oggetti da ammirare e mostrare e si scende a compromessi spesso facendoci poca strada o adattandosi al loro carattere.
Come quasi tutte le Harley, per me anche questa sfugge ad ogni confronto o discorso sul piano tecnico razionale. È una specie di hot rod creato dal mix tra un V-Rod e un Forty Eight. La potenza è quella del V-Rod, i comandi avanzati pure, la posizione in sella è molto simile ma con il passo di uno Sportster. Però sappiamo che già il Forty Eight mette alla prova il rider quando deve impostare le curve, perchè oltre ai comandi avanzati c'è quel gommone da 130 che fa la sua bella resistenza, ricordo che il V-Rod come la Ducati Diavel montava un 120, ma qui con addirittura un 160 bisognerà essere davvero buoni motociclisti per non sfigurare alle prime curve, considerando che con tutta quella potenza sarà difficile non arrivare a palla in fondo al rettilineo. Poca escursione delle sospensioni e sellino sottilissimo senza poterti ammortizzare con le gambe sui comandi centrali, razionalmente la consiglierei solo a un rider in ottima forma fisica, ma sono Harley e si sa che molti le acquistano perchè sono begli oggetti da ammirare e mostrare e si scende a compromessi spesso facendoci poca strada o adattandosi al loro carattere.
Nel video di presentazione viene guidata da un pilota a Laguna Seca, non riesce a piegare… Parlo di pilota di motobagger che guidano come pazzi nelle piste americane.
potevano evitare di battezzarla Sportster ....segno di poca fantasia...chissà che si siano esauriti i nomi ...ci sono case che registrano nomi a iosa e poi non li utilizzano, ma come anche molti costruttori di auto che chiamano i nuovi modelli con nomi "vecchi"
