Casco modulare Harley Davidson mod. Capstone

Ciao a tutti,

pubblico un test del nuovo casco appena comprato: con la bella stagione che incombe, chissà quanti staranno meditando di rinnovare l'attrezzatura... e magari può servire.

MARCA: Harley Davidson (ma in realtà si tratta di HJC, modello IS MAX II)

TIPOLOGIA: Modulare classico, con mentoniera ribaltabile verso l'alto

MATERIALE: Policarbonato

OMOLOGAZIONE: P (non si può utilizzare come jet - aperto - in movimento)

FINITURE: Prese d'aria frontali su mentoniera e sommità del capo + sfiati posteriori

ALLACCIATURA: Doppia D

OPTIONALS: Visierino parasole a scomparsa con comando a scorrimento - Predisposizione lente pinlock antiappannamento (non presente nella confezione, ma acquistabile a parte)

PREZZO: 210 € a listino, ma pagato 185 presso HD Verona, acquistando on-line (arrivato in due giorni tramite corriere espresso; imballaggio perfetto)

PROVA EFFETTUATA IN TRE GIORNI, SU 650 KM DI PERCORRENZA TOTALE, IN CONDIZIONI DI CALDO MOLTO UMIDO (27/30°) E FRESCO MODERATO (20°)

Chi mi conosce sa che, pur senza paranoie, sono attento alla sicurezza. Ecco perché, ai due caschi che già possiedo - in realtà molti di più, ma quelli che utilizzo sono questi -, entrambi Shoei, uno integrale (XR1100) ed un jet (J-O), ho deciso di affiancare un modulare per completare la serie. Devo dire che tale decisione è stata in buona misura favorita da Ferdy, che già da qualche tempo è passato all'apribile, e dalla considerazione che, pur possedendo una moto spiccatamente custom (Dyna Low Rider), e pure un po' sportiveggiante, l'uso che ne faccio è prevalentemente turistico: viaggi in coppia, lunghe tratte autostradali, visite a luoghi e città storiche ecc.

Così ho pensato che l'ipotesi di un modulare non fosse da scartare; faccio presente che ne avevo già posseduto uno diversi anni fa, un LS2 FF361, spremuto fino alla fine... quando, purtroppo a causa della mia spaventosa sudorazione cervicale, gli interni sono andati in malora, e ho dovuto buttarlo. Anche all'epoca facevo mototurismo, ma 12 mesi su 12 e con una moto assai più adatta (un VFR 800), e trovai la possibilità di aprire il casco con un clic molto comoda nelle più svariate situazioni. Insomma... ero rimasto favorevolmente colpito dalla praticità di questo tipo di casco.

Stimolato dal prezzo più che interessante, considerando che l'equivalente modello non marchiato HD costa a listino praticamente la stessa cifra o quasi, ho deciso di farmi un regalo di compleanno.

COME SI PRESENTA?: Bene, come oramai la quasi totalità dei caschi in commercio. Imballaggio perfetto, con distanziali in cartone e sacca in tessuto. E' chiaramente un casco di fascia media, privo delle finiture caratteristiche di Shoei o Arai, ma tutto sommato di buon livello. Il meccanismo di apertura della mentoniera è agevole, grazie al pulsante posto al di sotto della stessa, e scorre senza rumori o attriti su altre parti del dispositivo. Ugualmente buono lo scorrimento della visiera trasparente. Solo un po' più laborioso il meccanismo di abbassamento del viserino parasole, dato che la levetta è posta sulla parte alta della nuca, ma nel complesso nulla che non possa riuscire facilmente con l'abitudine. Imbottiture ben realizzate, forse superiori alla media dei caschi di fascia analoga.

VESTIBILITA': Tendenzialmente stretta, almeno sul sottoscritto. Indosso normalmente la taglia M, ma in questo caso risulta essere stringente sulla parte bassa del viso, in particolare sulle guance. E' vero che si tratta di una caratteristica comune anche ad altri modulari, ma qui pare da subito un po' eccessiva. Certo, il casco è nuovo e deve adattarsi, ma capisco subito che nel giro di qualche ora potrebbe diventare fastidoso. Non esistono, almeno che io sappia, guancette alternative più sottili che possano sostituire quelle di serie (come invece avviene nel caso dei caschi Shoei). Le imbottiture risultano soffici ma decisamente calde... Forse è un casco più adatto all'inverno che all'estate.

RITENZIONE E PESO: Buona la prima, garantita dal sistema doppia D, che ho sempre considerato di gran lunga il migliore, e forse anche il più comodo. La mentoniera, per agganciarsi perfettamente ai perni di ritenzione, deve essere premuta con forza, pena il rischio di indossare uin casco che potrebbe aprirsi durante la marcia. Tutto sommato anche questo può essere comunque dovuto al fatto che il casco è nuovo: prendendo un po' di gioco, dovrebbe arrivare a chiudersi più facilmente. Pessimo invece il peso: oltre 1,7 kg, veramente tantissimi, se si pensa che l'utilizzo turistico prevede molte ore di permanenza in sella; peraltro, il casco è sbilanciato in direzione della parte frontale bassa, così da risultare ancora più penalizzante, soprattutto alle basse velocità.

RUMOROSITA': Decisamente contenuta, anche ai 140/150 in autostrada. Personalmente, come molti di noi, non supero d'abitudine i 120 come velocità media, e quindi il casco appare più che adatto ad un uso del genere.

VENTILAZIONE: Purtroppo pessima. Il casco è decisamente molto caldo, e anche con tutte le prese aperte l'effetto di estrazione appare davvero scarso e senza importanza. Inoltre, fastidiosa tendenza all'appannamento della visiera. Le cose migliorano solo leggermente solo ad alte velocità, ma l'uso su statali, o peggio ancora in città, è veramente difficoltoso. Si tenga presente che il casco non può essere indossato "aperto", vale a dire con mentoniera sollevata, senza rischiare di incorrere nella sanzione in caso di controllo [qualcuno potrà opinare che è estremamente difficile che ciò possa essere verificato, ma si tratta di un'obiezione fuori luogo: io faccio riferimento all'uso corretto del dispositivo che recensisco: se altri vogliono servirsene in maniera diversa e/o non conforme alle prescrizioni, liberissimi di farlo... assumendosene le responsabilità che ne derivano], e ciò rende ancora meno sopportabile il tutto.

IN CONCLUSIONE...: Vale la spesa? Dipende. Se cercate un casco d'uso quotidiano, francamente non lo consiglio. In città, a mio modestissimo parere, è molto più comodo un jet, che consente fra l'altro una visuale assai migliore. D'altro canto, in caso di percorrenze lunghe, tanto vale attrezzarsi con un buon integrale... Quando può servire, allora? A mio giudizio, solo nel caso di girate con gli amici che prevedano percorsi "misti" o alternanze di autostrada/strade a scorrimento veloce con statali e zone montane: insomma, in caso di escursioni termiche considerevoli e soprattutto per prevenire i fastidi derivanti dal rischio di pioggia. In quest'ultimo caso, il Capstone può effettivamente risultare comodo (fatti salvi gli appannamenti cui accennavo sopra, ma che possono presumibilmente essere evitati con l'acquisto della visiera in silicone). La praticità della mentoniera apribile è particolarmente percepibile durante i rifornimenti di benzina: quindi l'utilizzo su modelli di moto con serbatoi "risicati" (48, 72) potrebbe risultare vantaggioso, data la maggiore frequenza delle soste carburante. Nel complesso, comunque, una spesa che non ripeterei.

Allegherò quanto prima le foto.

Buona strada a tutti!

Ciao Glock, sei stato non solo bravo , ma devo dire più che esaustivo. Complimenti.

Ed ecco le foto (non giratele alle mie groupies, eh!)

Aggiorno a quasi un anno dall'acquisto, confermando in toto le impressioni precedenti.

Gli interni hanno ceduto, adattandosi alla forma della testa, e ora l'utilizzo è confortevole.

Purtroppo è davvero la ventilazione il tallone d'achille di questo Capstone: soprattutto quando l'escursione termica si fa sentire - situazione che si verifica tipicamente durante il periodo primaverile, nel corso della scampagnata domenicale, passando dai 20° della via Emilia ai 6/7° del passo della Raticosa o della Calla -, la visiera si appanna irrimediabilmente, e si è costretti ad aprirla per vedere qualcosa. Non un difetto da poco!

Ho ordinato la lente pinlock (27 euro, ossia più del 15% del valore complessivo del casco!) già da tempo, ma francamente non spero di risolvere del tutto il problema, che è dovuto evidentemente ad un cattivo posizionalmento delle prese d'aria.

Comodo, in compenso, il frontalino parasole non troppo fumé, anche se ormai più che un optional esso rappresenta la norma persino per i caschi di fascia economica.

Anche alla luce dell'esperienza fatta con un altro casco, un jet serigrafato Harley Davidson ma ugualmente di produzione HJC, acquistato insieme alla moto, credo di poter confermare quanto già pensavo: questi caschi, senza essere vere e proprie fregature, non valgono un solo centesimo più del loro prezzo... Meglio spendere qualcosa di più e restare su marche "classiche".