Sportster Riders Italy

report Portogallo e Spagna maggio 2017 - 1° parte

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VeganBiker
view post Posted on 1/6/2017, 17:41     +6   +1   -1




Due settimane in giro per la penisola iberica in solitaria. Premetto che amo viaggiare solo, mi gestisco al meglio ritmi, soste, visite ed escursioni e poi lungo la strada soli non si è mai: inevitabilmente incroceremo altri motociclisti con i quali condividere qualche ora e parecchi chilometri.
La Forty Eight si è rivelata perfetta anche sulla lunga distanza, del resto stiamo parlando di un 1200 che borbotta tranquillamente quando la porti a 120...
La Spagna è una meta che conosco bene e che da anni continuo a frequentare: strade ottime e spesso deserte, clima ideale per la moto durante gran parte dell'anno e gli spagnoli sono generalmente aperti ed affabili. Il Portogallo non lo avevo mai raggiunto, sfiorato in un paio di occasioni ma mai oltrepassato il confine. Avevo sentito pareri costantemente positivi da chi lo aveva visitato e quest'anno mi sono deciso.
Il primo consiglio che mi sento di dare per affrontare un viaggio abbastanza lungo come questo riguarda la preparazione della moto, i bagagli e l'attrezzatura che ritengo utile se non indispensabile. La mia 48 ha un borsone laterale piuttosto capiente che utilizzo per il materiale più 'tecnico': un set di attrezzi per le eventuali piccole riparazioni corredato da un cavo del gas di ricambio ed un flaconcino dell'immancabile WD40, il gilet catarifrangente obbligatorio, il pacchetto di pronto soccorso omologato altrettanto obbligatorio in tutta Europa con la sola eccezione del suolo italico, una catena con lucchetto e il bloccadisco. Nello spazio rimasto, in passato ci tenevo una tanichetta da 5 litri ma ora con su il serbatoio maggiorato la lascio in garage, ci stanno comodamente un paio di scarpe di ricambio. Per i bagagli uso un paio di borse a rullo della Givi da 33 litri ognuna e uno zaino il tutto assicurato con elastici e rete. Ho trovato da un noto store online tedesco degli occhielli da fissare alle viti del parafango posteriore per agganciare gli elastici in modo rapido e sicuro ed evitando che i ganci in qualche modo segnino o graffino la vernice. Ho tolto la sella Rough Craft per rimontare l'originale, esteticamente meno bella ma sicuramente più comoda, e ho montato un portapacchi piano Felhing giusto per non mettere a contatto il fondo delle borse con il parafango. Da tenere a mente quando si è in marcia che la moto, i bagagli e il conducente significano circa 400 kg: le distanze di sicurezza cambiano considerevolmente in relazione alla frenata della nostra sporster che non è proprio delle più brillanti....
Un parabrezza è caldamente consigliato se non addirittura indispensabile per tratte chilometriche importanti, io uso quello della MCJ che trovo molto efficace nonostante le piccole dimensioni e abbattibile con un semplice tocco quando non lo si vuole usare, tipo in città. Inoltre ho sfruttato le cinghiette per fissare il set antipioggia a portata di mano, grazie al cielo quest'anno è rimasto nella sua custodia...
Tagliando effettuato a ridosso della partenza, gomme in perfette condizioni e con neppure un migliaio di km d'uso, ripasso generale a stingere viti e dadi.
Montato il navigatore collegato in bluetooth con gli auricolari nel casco, io uso l'integrale principalmente per ragioni di sicurezza ma anche perchè lo trovo più confortevole per un utilizzo della moto di parecchie ore. La presa 12V sul manubrio si è rivelata spesso utilissima per ricaricare lo smartphone durante i trasferimenti.
A proposito di smartphone, uso alcune app che ho trovato molto utili:
1) Locate Harley Dealer --- mappa mpndiale con l'ubicazione di tutte le concessionarie e officine Harley Davidson, non si sa mai....
2) Booking --- ottima per trovare la sistemazione per le soste notturne, io metto il filto 'parcheggio' così sono pù tranquillo per la mia piccolina
3) maps --- lo uso per pianificare il percorso giorno per giorno, sarebbe utile anche come navigatore ma offline qualche problema me lo ha dato.


Bene, smetto di annoiarvi con questi argomenti: so di rivolgermi a biker esperti che sanno perfettamente come muoversi.. :D
Ho preferito il trasferimento fino a Barcellona via ferry: Grimaldi fa la tratta con partenze da Savona o Civitavecchia via Porto Torres. Il viaggio dura 20 ore, è una palla mortale ma ho evitato tra andata e ritorno un paio di migliaia di km. Il solo passaggio ponte conducente e moto andata e ritorno costa circa 140 euri, meno di quanto si spenderebbe via terra tra benzina e autostrada.
Arrivo a Barcellona alle 19,30. Per chi non la conosce Barcellona è una bellissima città che merita qualche giorno per la visita, certo che dalla prima volta che ci andai nell'ormai lontanissimo 1983 è cambiata molto: le ramblas ora sono più simili ai Champ Elysées rispetto ad allora e il Barrio Gotico è molto più sicuro ma meno caratteristico. Resta comunque una delle città europee più belle e movimentate. Un consiglio: evitate di andare in centro in moto, meglio lasciarla in periferia e ricorrere ai mezzi.
Ho pernottato a Castelldefels, una località marittima a una quindicina di km dalla capitale catalana. Il mattino seguente prima tappa di avvicinamento al Portogallo con arrivo a Alcazar de San Juan, nel bel mezzo della regione La Mancha, circa 630 km. La Mancha è la regione di massima produzione vinicola della Spagna: lievi colline, grandi distanze tra un centro abitato e l'altro, ogni tanto sulle creste delle colline più alte svettano file di mulini a vento celebrati da Cervantes nel Don Quijote. Il caldo lasciata la costa, si fa sentire specialmente verso il tardo pomeriggio ma è molto secco e per nulla fastidioso almeno in questa stagione.
Ah, in Spagna non ho fatto neppure un metro di autostrada (Autopista come la indicano nella loro segnaletica) che di norma è molto costosa ma sempre le Autovie, le nostre superstrade, o le nazionali. Il traffico al di fuori delle grandi città è praticamente inesistente: mi è capitato di percorrere decine di km seza incrociare nessun altro veicolo...

Il mattino seguente seconda tappa per raggiungere la frontiera portoghese: da Alcazar de San Juan a Castelo Branco, altri 450 km passando da La Mancha all'Estremadura, regione meno brulla e con più saliscendi: gli ultimi chilometri per raggiungere la frontiera sono su una strada regionale del tutto deserta... una curva ed ecco il cartello "Portugal"! Foto di rito e rifornimento a Zebreira con gruppetto di vecchietti a rimirare la moto...
Arrivato a Castelo Branco, sistemazione in un 'Alojamento Local', praticamente affittacamere: spesa ridicola (meno di 20 euro colazione compresa) per una stanza enorme con bagno altrettanto grande. Dove mi è stato possibile ho cercato sempre questo tipo di pernottamento, si riconoscono per una placca con la sigla "AL" all'ingresso. Scaricati i bagagli giretto in paese...

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immancabili i tipici azulejos, le ceramiche tipiche del Portogallo che ritroverò in grande abbondanza in Andalucia.
Cena e poi a dormire, i chilometri si fanno un po' sentire...
Il giorno seguente una verifica delle previsioni meteo mi hanno fatto preferire il sud alla regione di Porto che avevo messo in preventivo, il clima atlantico è piuttosto ballerino, e quindi riprendo la strada con destinazione Sintra, circa 250 km. Ho preso l'autostrada A23, è incredibilmente a pagamento per i portoghesi con l'addebito sul loro telepass mentre non essendoci caselli in entrata e in uscita risulta gratuita per chi come me non ha lo scatolotto... :huh:
Arrivato a Sintra procedo in direzione Azhenas do Mar dove c'è la stanza prenotata su Booking, ancora un Alojamento Local. Qui la costa è imponente: scogliere altissime a picco sull'oceano, un vero spettacolo...

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d'obbligo la visita al vicino Cabo de Roca, il punto più occidentale del continente trovato per fortuna non affollato da turisti come spesso succede
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e immancabile foto di rito cordialmente fattami da un turista giapponese che stava sbavando sulla mia forty...

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Ora non vorrei annoiarvi e chiudo questa prima parte!

Edited by VeganBiker - 2/6/2017, 00:04
 
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view post Posted on 1/6/2017, 18:22     +1   -1
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EVO RIDER
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Ottimo reportage! 👍
 
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view post Posted on 2/6/2017, 21:48     +1   -1
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LOW RIDER
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Madonna che reportage coi fiocchi! complimenti! aspetto Co ansia la seconda parte!
 
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view post Posted on 3/6/2017, 18:38     +1   -1
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Ottimi consigli per approntare il viaggio, ancora meglio se poi vorrai mettere qualche link degli accessori come quegli occhielli per i ganci e le borse che hai utilizzato.
Intanto il racconto e le immagini mettono una gran voglia di emularti, resto in attesa del seguito, bravo!
 
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view post Posted on 4/6/2017, 18:02     +1   -1
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ROAD RIDER
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Macché annoiare...! Trovo il tuo racconto appassionante!

Bravo.
 
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Kipling
view post Posted on 4/6/2017, 20:14     +1   -1




Tanta roba, complimenti per foto, racconto e spirito solitario👍
 
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5 replies since 1/6/2017, 17:41   156 views
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