Considerazioni generaliLa scelta dell'olio motore destinato ad un bicilindrico raffredato ad aria come quello Harley Davidson non è così semplice quanto per una moderna motocicletta raffreddata a liquido. Le temperature che il nostro motore può raggiungere sono molto più elevate, tanto da preoccuparci soprattutto in estate nelle situazioni di marcia a bassissima velocità come capita spesso ai raduni o nel traffico cittadino.
Rispetto alle versioni a carburatore, le Harley ad iniezione hanno maggiore difficoltà a dissipare il calore, sia per le alte temperature raggiunte dal catalizzatore che per la miscela tenuta meno ricca di benzina per ridurre le emissioni inquinanti.
Una miscela più ricca di benzina aiuta a ridurre la temperatura motore perchè la trasformazione da liquida a gassosa sfrutta l'energia generata dal calore presente nei cilindri assorbendolo in parte. La centralina elettronica però, fino ai 3500 giri mantiene il rapporto aria/benzina sul valore stechiometrico, che è decisamente troppo magro per gli standard di efficienza di questi motori. Ricorrere agli arricchitori o a una centralina aggiuntiva è sicuramente un modo efficace per aumentare la percentuale di benzina e di consegenza diminuire la temperatura, ma non basta.
In questo panorama l'olio motore gioca un ruolo molto importante e la scelta ideale non sempre coincide con il prodotto più costoso o con quello che riporta sull'etichetta la classe API superiore.
Classificazione SAEPrima di tutto è fondamentale rispettare la viscosità 20W-50 richiesta dalla casa, che garantisce il cuscino lubrificante necessario a colmare le elevate tolleranze dimensionali dei motori Harley. Gli intervalli di sostituzione non devono superare mai gli 8.000 km o 1 anno nel caso non si sia raggiunto tale chilometraggio.
La scelta di un olio in alternativa a quello originale dovrebbe essere orientata verso quelle marche che producono un olio della stessa viscosità specifico per bicilindrici raffreddati ad aria, perchè formulati con pacchetti di additivi ottimizzati per le caratteristiche di questi motori. Sulle confezioni sono sempre ben visibili le diciture V-Twin spesso accompagnate da immagini esplicative. Proprio per una questione di additivi, eviterei l'utilizzo di oli per motori a benzina automobilistici. Lo stesso manuale di manutenzione, nel caso non si disponga dell'olio specifico per un rabbocco di emergenza, consiglia di utilizzare un olio per motori diesel, indicato per un utilizzo più gravoso.
Minerale, semi sintetico e sinteticoSe l'olio è di qualità e lo si cambia entro gli intervalli prestabiliti, le differenze tra minerale, semi sintetico e sintetico non sono così sensibili. Alcuni test hanno evidenziato differenze significative solo oltre i 10.000 km. La scelta dipende anche dall'utilizzo che si fa del mezzo.
Le situazioni più gravose sono quelle tipiche dell'uso cittadino, ma allo stesso modo i lunghi percorsi autostradali a velocità costante.
In questi casi se si utilizza un olio minerale è consigliabile anticiparne la sostituzione.
Gli oli sintetici, dal canto loro, garantiscono una maggiore stabilità alle alte temperature e una maggiore resistenza all'ossidazione, a patto che siano realmente sintetici e di ottima qualità. Tuttavia le loro molecole sono più sottili rispetto ai minerali e in qualche caso favoriscono i trafilamenti dalle guarnizioni. Una scelta equilibrata tra base e additivi ci potrebbe indirizzare verso un semi sintetico di qualità.
I gruppiLeggendo solo le etichette oggi non si ricevono informazioni del tutto veritiere sulla reale composizione di un olio. Fondamentalmente ci sono 5 gruppi in cui vengono classificate le basi, i primi 2 identificano i minerali ottenuti dalla raffinazione del petrolio, mentre nel gruppo 3 sono presenti oli di origine minerale modificati tramite Hydrocracking, processo di idrogenazione che può essere applicato anche per rigenerare gli oli esausti.
In questo gruppo si identificano principalmente i cosiddetti semi sintetici, tuttavia alcune case hanno ottenuto di poter marchiare come sintetici degli oli ottenuti con basi Hydrocracking, aggiungendo gli additivi PAO (poli-alfa-olefine) utilizzati nei sintetici.
In molti paesi, compreso il nostro, un olio così ottenuto può essere classificato "sintetico" ma non in Germania, ad esempio.
Chi vuole essere sicuro di acquistare un olio totalmente sintetico, deve accertarsi che appartenga al gruppo 4, che ne certifica la composizione ottenuta esclusivamente tramite sintesi chimica senza l'impiego di derivati dal petrolio.
Al gruppo 5 appartengono gli oli a base Estere di origine vegetale.
Le specifiche APILe specifiche API rappresentano lo standard di certificazione americano. Nel caso di un olio per motori benzina, la lettera dopo la "S" indica le classi di test superati in ordine alfabetico. Attualmente la massima categoria è rappresentata dalla sigla "SN".
Tuttavia, gli oli consigliati da molte case motociclistiche sono da tempo identificati nelle specifiche SG in cui sono presenti in maggiore concentrazione gli additivi antiusura composti principalmente da Zinco e Fosforo, racchiusi nella sigla ZDDP. Dai test emerge che tra i migliori oli per Harley Davidson corrispondono anche quantità elevate di Zinco e Fosforo, a volte più che doppie rispetto ad oli generici.
Il problema è che a partire dalla classe API SJ si è ridotto notevolmente l'impiego di Zinco e Fosforo, principalmente per allungare la vita ai catalizzatori, passando da livelli intorno allo 0,15% a c.ca lo 0,05%, per cui alcuni produttori hanno scelto di non certificare i propri oli per le successive specifiche API, ritenendole più idonee agli standard automobilistici che a quelli motociclistici. A riprova di ciò, le classificazioni API di questo tipo non tengono conto dei modificatori di attrito, senza i quali le frizioni in bagno d'olio delle moto potrebbero slittare, tanto che le case motociclistiche Giapponesi hanno richiesto la specifica omologazione secondo i loro standard JASO cui si sono adeguati i maggiori produttori di oli.
ConclusioniAlla luce di ciò, escludere un olio in classe SG in favore di un SJ o superiore non è detto che sia sempre la scelta migliore per le particolarità del nostro motore, per il quale è sicuramente più importante verificare, ove dichiarati o verificati in test comparativi, i valori di HT/HS che rappresentano l'effettiva capacità di mantenere la viscosità sotto forti carichi meccanici a temperature molto elevate.
La viscosità a caldo infatti viene solitamente misurata a 100°, ma relativamente ai nostri motori è una temperatura ancora bassa. Il test HT/HS, invece ha innalzato la misurazione a 150° permettendo di valutare meglio le caratteristiche di viscosità alle alte temperature.
Più alto è il valore di HT/HS e più un olio è viscoso alle alte temperature, il che si traduce in maggiore protezione per il nostro motore.
Prendetele come informazioni e valutazioni da parte di un semplice appassionato, spero che possano aiutarvi nella scelta del vostro prossimo olio.
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TEST COMPARATIVO TRA ALCUNI OLI 20W50 COMMISSIONATO DA SPECTRO Analisi delle quantità di Zinco e Fosforo, additivi fondamentali per ridurre l'usura. Le percentuali sono espresse in PPM (parti per milione). Nella parte inferiore sono analizzati gli additivi che proteggono dalla corrosione e dall'ossidazione, rappresentati da calcio e magnesio.
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TEST COMPARATIVO TRA ALCUNI OLI 20W50 COMMISSIONATO DA AMSOILMisurazione comparativa della volatilità dell'olio.
Prova di carico alle pressioni effettuata con quattro sfere di acciaio disposte a tetraedro. Determina le proprietà preventive antiusura al limite della lubrificazione
Test di usura degli ingranaggi
Test sull'efficacia degli additivi antiruggine
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Qui si possono raccogliere dati molto ineressanti sui test effettuati anche su oli moto. In pratica con 25$ chiunque può inviare un campione di olio da fare analizzare. Se entrate nel Forum troverete pubblicate le analisi sia dell'olio HD che dei concorrenti utilizzato in vari modelli di motociclette HD a chilometraggi variabili e sempre indicati in scheda.
www.bobistheoilguy.com/used-oil-analysis-2/Edited by S p a v y - 30/10/2022, 16:12