Versione Data Port 4 Pin per Sportster 07>13 Versione CAN-bus 6 Pin per Sportster 14>20
Spybox è un'interfaccia Bluetooth per dispositivi Android come smartphone, tablet e orologio, sui quali visualizzare tramite App la strumentazione aggiuntiva e la diagnostica del veicolo in tempo reale.
E' realizzata in due versioni compatibili con i protocolli di comunicazione HD: Data Port 4 Pin (2007-2013 Sportster, 2001-2010 Softail, 2001-2011 Dyna, 2002-2013 V-Rod, 2001-2013 Touring) CAN-bus 6 Pin (2014>2020 Sportster - Touring - Street 750, 2011 ad oggi Softail - 2012 ad oggi Dyna)
Spybox non ha bisogno di altri collegamenti per essere alimentato, basta inserire il connettore dello Spybox nella presa diagnostica che lo alimenta solo a motore acceso. Nessun assorbimento di corrente quando la moto è spenta. Una volta riposto nella fiancatina o sotto la sella te lo puoi dimenticare. Con le App specifiche per Harley Davidson puoi monitorare queste e altre funzioni senza fili, via Bluetooth, su smartphone o tablet Android:
- numero marcia inserita - giri motore - velocità - temperatura motore - consumo medio e istantaneo carburante - distanza parziale e totale - lampeggio soglia contagiri impostabile - cavalli erogati - coppia erogata - grafico potenza HP - grafico coppia Nm - grafico accelerazione - grafico velocità - Volt batteria - lampeggio inserimento frecce - orologio - codice VIN della moto - PN della centralina e calibrazione - segnala eventuali errori DTC presenti nella centralina che puoi cancellare direttamente dalla App
Tra le applicazioni più interessanti anche la possibilità di registrare i data log completi dei propri giri, da analizzare poi in playback visualizzando tutte le informazioni degli strumenti, compresi i grafici di accelerazione,coppia e potenza. La portata e la stabilità del segnale permettono di tenere lo smartphone o il tablet anche all'interno di un giubbotto o di uno zaino, senza doverlo necessariamente fissare al manubrio. Il box è molto compatto e può essere posizionato nella fiancatina sia a fianco della batteria che sopra la stessa, oppure sotto la sella. Lo spessore è di soli 1,5 cm la larghezza 5 cm e la lunghezza 7 cm.
PREZZO PER ENTRAMBE LE VERSIONI: € 99+10 Spedizione Tracciata
È una Zero Engineering Samurai Chopper Type 9. Commercializzato dal gruppo giapponese Plot che ha rilevato il marchio Zero Engineering del famoso customizzatore Shinya Kimura che le ha progettate. Una di queste appare anche nel film Iron Man. Motori S&S e telaio finto rigido con sospensione multilink. In Italia le importa Officine Mermaid di Milano.
la risposta del meccanico è falsa. Basta inserire la molla e avvitare a mano la punta conica e poi, come nel video che avevo postato, dare impulsi nella direzione inversa con una batteria.
Se leggevi il mio Tutorial non lo facevi l'errore, perchè mi raccomando di inserire 2,5 Lt per poi far scaldare il motore, verificare il livello ed eventualmente rabboccare di quel poco. Solitamente dopo aver cambiato il filtro e scolato bene non entrano più di 2,6 Lt. Nello stesso Tutorial facevo notare che la quantità di 3,4 Lt appare solo nei manuali 2004-2006 e che nessuno è mai riuscito a farceli stare, ed infatti sia nei precedenti che in quelli più recenti venivano riportati 2,65 Lt e 2,80 Lt. Ma lo si deduce anche dai kit tagliando in cui vendono sempre 3 taniche da 946 ml di olio per il motore, e 1 per la primaria. In ogni caso non si mette mai subito l'intera quantità dal momento che tra il minimo e il massimo ci va giusto 1 Lt. e lo si può rabboccare una volta scaldato il motore.
Sono trascorse un paio di settimane da quando ho ritirato la mia Forty-Eight. Premetto che si tratta della mia prima Harley, che scendevo da 12 anni di naked giapponesi e che uso la moto tutti i giorni nel tragitto casa/lavoro che nello specifico si traduce in un Milano su Milano. Scrivo queste impressioni sperando che possano essere utili a qualcuno che si è imbattuto come me in questa difficile scelta.
Fatta questa premessa, è tolto il mio sorriso da ebete che avevo per i primi 500km mentre la guidavo, penso essere ora più oggettivo. Ricordo che quando mesi fa ho maturato l'idea di cambiare moto e mi sono cimentato in decine di test ride di ogni tipo (Ducati, Yamaha, Kawasaki...) ero combattuto tra fare un cambio radicale salendo su una Harley, o proseguire puntando sulle prestazioni e non rinunciare a raffreddamento ad aria, tanti cavalli, poco peso, ottime sospensioni e frenate, manegevolezza ecc ecc. Decisi di fare il grande passo perché l'istinto mi diceva che era la scelta giusta, provai varie Harley in linea con il mio utilizzo (Iron, Forty Eight e Roadster) ed optai per la Forty Eight. Optai per questa scelta perché forse anche dovuto ai 39 anni e a 2 figli che mi aspettano slacciato il casco, ho deciso che era giunto il momento di rinunciare ad una moto che mi servisse per fare un tratto da un punto A ad un punto B possibilmente nel minor tempo possibile e che mi permettesse di sfrecciare a 160 in autostrada. Era giunto il momento di godermi il panorama in autostrada, di non arrivare in ufficio il prima possibile ma piuttosto partire 5' prima e sbirciare tra gli sfigati che guidano le auto. Era giunto il momento che se dovevo andare da un punto A ad un punto B cerco di fare la strada più lunga e magari dopo il punto B mi invento un punto C ed un punto D, tutto questo perché una volta che sono in sella alla mia Forty-Eight non hai davvero più voglia di scendere.
Salire su un Harley è molto più che salire su una moto, avere un Harley vuol dire sposare uno stile, un mondo in cui si torna a sentire e vivere la moto. La senti con tutte le sue vibrazioni, la sua poca aerodinamicità, i suoi fantastici suoni, paradossalmente tutti i difetti rispetto alla ciclistica delle giapponesi diventano delle cose a cui te ne innamori subito. Adoro sentire ad esempio il metallo che si raffredda "da solo" quando la spengo.
Sono molto soddisfatto della mia scelta nonostante a causa del freddo e della pioggia non possa fare qualche bel giro al lago.
Consiglierei questo "Mondo" a tutti coloro che vogliono qualcosa di diverso dopo magari centinaia di migliaia di km fatti più o meno su moto molto simili.
La Forty-Eight presenta comunque alcuni limiti non da poco che voglio condividere sempre per cercare di contribuire nella scelta di qualcuno: Frequento l'Area C di Milano, e sul pavè ragazzi le vibrazioni sono davvero tante e fastidiose e rispetto a prima guido decisamente più lentamente perché con 250kg sotto al culo non avverto una totale sicurezza e maneggevolezza. Sul pavè oltretutto il tappo del serbatoio genera un fastidioso rumore che spero risolvere al più presto. Per chi percorre molto tracciato cittadino consiglio di gran lungha la Iron che gode i una maneggevolezza molto più agile rispetto alla Forty-eight. Gli specchietti sotto al manubrio sono splendidi, ma ritengo che "escano" dal campo visivo e pertanto anche questo non è il massimo della sicurezza, alla peggio comunque potete montarli anche sopra il manubrio. Non avere uno spazio nel sotto sella sembrerà banale ma io custodivo qualche chiave per regolare gli specchietti, documenti assicurativi e anche un cavo elettrico da usare all'occorrenza di batteria scarica. Mi permetteva anche di agganciare il casco. Sulla Forty Eight dovrò mettere qualche borsa e la maggior parte delle borse non sono dotate di chiusura a chiave o combinazione. Inutile dire che il limite della capacità del serbatoio è probabilmente il più grande limite di questa moto. Ero abituato a tornare alla pompa dopo circa 220/240 km ora ogni 100 sono al distributore, ma questo è risaputo.
Ora in settimana spero decidere una volta per tutte in merito alla scelta della centralina (indeciso tra Vance&Hine FP3 o Screaming Eagle) ed effettuare lo stage uno con scarichi V&H ShortShots e filtro Big Sucker.
Ho fatto 1000 km ma penso che questo entusiasmo lo coltiverò probabilmente almeno per altri 100.000 km
Nonostante alcuni elementi critici, sembrerà assurdo ma la Forty-Eight è per me una moto (quasi) perfetta dalla quale faccio fatica a scendere ogni volta. Ho avuto diverse altre moto ma mai come questa mi sono sentito un ragazzino che guida per la prima volta il motorino e che una volta acceso non vuole più scendere.
Lo so che secondo il codice della strada è colpa mia, solo che bisognerebbe sempre considerare quelli dietro quando si frena. Certo che se ti attraversa un pedone all'improvviso ti attacchi ai freni. Ma con incrocio libero e arancione appena scattato non si inchioda. Vi dico solo che la macchina si è fermata in mezzo all'incrocio. E io dietro.
Sono molto dispiaciuto e immagino come sia successo. Purtroppo le reazioni di chi ci precede sono imprevedibili e spesso non è possibile mantenere una distanza di sicurezza che ci permetta di evitarle, specie nei centri urbani. Se poi aggiungiamo la mole del mezzo e la frenata modesta di queste moto, il rischio è sempre in agguato. Per non parlare dei tempi ridotti cui vengono impostati negli ultimi tempi i semafori, specie quando sono presidiati da telecamere, tanto da generare il terrore di essere immortalati e pigiare sui freni appena scatta il giallo, come è successo a questo che hai tamponato. Tutti i semafori dovrebbero essere provvisti di contasecondi come in molti altri paesi in Europa, ma chissà come mai da noi ci sono sempre ostilità verso le innovazioni realmente utili.
Il filtro dell'olio ha il compito di fermare le impurità prima che il flusso d'olio proveniente dal serbatoio raggiunga il motore. Dal disegno si vede che la pompa spinge l'olio all'interno del filtro attraverso i piccoli fori. Il flusso d'olio viene filtrato nella parte esterna della membrana in carta che blocca le particelle impure e una volta ripulito passa all'interno attraverso il tubo centrale che lo indirizza al motore. L'efficienza del filtro olio ha una grande importanza per le nostre Harley, prima di tutto perchè bisogna considerare che l'olio utilizzato dai nostri motori ha una viscosità elevata, quindi un certo spessore che prima di attraversare la membrana filtrante oppone maggiore resistenza rispetto ad un olio di minore viscosità normalmente impiegato in motori più sportivi. Il fenomeno si accentua poi con le partenze alle basse temperature, in cui l'olio inizialmente fatica ad oltrepassare la membrana. Quando si verifica una condizione per cui l'olio non riesce a fluire regolarmente attraverso l'elemento filtrante, la pressione al suo interno aumenta e a questo punto, grazie ad una molla tarata appositamente per permettere l'apertura della valvola di by-pass, l'olio può fluire direttamente al motore, anche se non filtrato. Ovviamente è bene che tale condizione si verifichi raramente, altrimenti noi pensiamo sia tutto a posto quando invece l'olio che circola nel nostro motore non viene filtrato con conseguenze dannose. Quindi, per scongiurare l'intervento della valvola by-pass è bene sostituire il filtro sempre entro gli 8.000 km e fare attenzione alla scelta del filtro specialmente se il nostro minimo è stato abbassato. Dico questo perchè i recenti filtri OEM che vengono montati anche sugli Sportster ai tagliandi di manutenzione, hanno abbassato lo spessore filtrante a 5 micron, e questo può essere un bene ma a patto che i giri motore cui la pompa è legata non scendano sotto i 900 giri, motivo per cui esiste una limitazione software oltre questo valore nella stessa ECM. La raccomandazione che ho fatto più volte a chi monta regolatori del minimo manuale è quindi quella di utilizzare filtri olio aftermarket con potere filtrante tra i 10 ei 30 micron, proprio per non rischiare di avere un filtro che in realtà non sta filtrando ma bypassando il flusso di olio sporco direttamente al motore.
Bene ragazzi ,come alcuni di voi sapranno già, ho una buona notizia da darvi ...già...la malattia mi tiene inchiodato a letto con tubetto vari ma... il fatto di aver venduto la casa potrebbe sembrare una cosa che non suona a tanto buona ,ma la realtà è che per me cambia la vita!! sì perché questa grande casa che ho ,un appartamento di quasi 100 metri quadrati ,meravigliosamente arredato , con tutti i confort, lussuoso è fin troppo per me...io sono un tipo più semplice..era diventato un enorme pasticcio da pagare per me e basta ,considerati i notevoli sforzi che avete fatto anche voi per aiutarmi quanto mi ha distrutto la vita la malattia che ho e soprattutto l'impossibilità di crearmi una famiglia a seguito di tutto quello che mi è successo ,di questo appartamento era diventato su dispendioso ed inutile sacrificio che per me non aveva proprio più alcun senso portare avanti. Per cui la scelta che era già stata fatta da diversi mesi, era quello di venderlo per acquistare una casetta molto ma molto più piccola e alleggerirmi il carico di un mutuo così pesante, unito ad uno stipendio solo di una persona che oltretutto non riesce più a fare neanche mezz'ora di straordinario.. il sogno si è avverato in questi giorni mentre ero nel letto distrutto spaccato in due dai dolori, mi chiama il venditore ,un caro amico che ha contattato una serie di persone ,una di queste persone che abita in Toscana ha figlia che abita qui vicino ed è in affitto, ha staccato l'assegno e mi ha comprato l'appartamento dicendo che era l'ideale per sua figlia perché a tutti i comfort e servizi ideali per lei.. bene sono molto contento ,perché ora posso finalmente acquistare una casetta molto ma molto più piccola che costa nemmeno un terzo di questo appartamento ,una casetta che mi permetterà di sopravvivere in maniera più che decente ed onerosa col mio stipendio se bene io faccia notevoli assenza dal lavoro per la mia malattia e pagare un mutuo veramente irrisorio ,a pian terreno,dove potrò far entrare Eleanore e ammirarla ogni volta che voglio...invece che martoriare i miei che mi vedrebbero tutto il giorno di continue rebbero magari e giustamente a tormentarmi dicendomi di non muovermi ..grazie a voi la speranza e la voglia di combattere non sono mai andate via, col buonumore e la speranza che mi avete trasmesso e l'aiuto e la voglia di vivere, e con quest'ultimo avvenimento ,finalmente la vita posso dire che comunque mi sta dando davvero una mano. Nonostante tutto!
