Sono stato settimana scorsa dal Dealer HD per farmi fare il secondo trasponder (moto presa da privato e ne aveva solo uno). Devo prendere appuntamento perchè la moto deve essere lì fisicamente per fare il doppione, ma la cifra dovrebbe essere introno ai 120€.
Acquistati qualche mese fa per la mia 48 del 2010 Ho preso quelli con range 10,5"-11,5" cromo
Qualitativamente migliori rispetto gli originali della versione 2010. Guida migliore, confort cambiato di poco sicuramente per il fatto che ho preso la versione con meno corsa, ma almeno si evita la "botta" da finecorsa degli ammortizzatori originali.
Visivamente sono "più corposi" e mi piacciono.
Ci sono dei limiti di regolazione quando vengono installati, tutto riportato nel manuale allegato.
Attenzione che i copri bulloni superiori degli ammortizzatori originali non si possono montare.
Cristian, complimenti per l'egregio lavoro della sella, sarebbe stato interessante documentare tutta la lavorazione con un bel tutoria (foto e relativi commenti), in modo da dare le giuste dritte a chi volesse cimentarsi in una realizzazione similare. Pollicione pienamente meritato.
Hai perfettamente ragione, come molti fanno anche io “prendo” dai vari tutorial fai da te e poi ci provo.. Purtroppo, sono cose che faccio spesso la sera per non dire in piena notte e mi perdo pezzi nel documentare oltre ovviamente a fare errori. Provo con quello che ho a disposizione, magari poi qualcuno riesce a dare qualche dritta o suggerimento per farne di migliori!
1) Base per fissare la sella che si andrà a fare/acquistare. Come nota riporto che all’inizio avevo preso questo supporto (perché poi ho utilizzato i pezzi di questa per fare la sella).
Come opinione personale non mi piaceva sulla 48, troppo alto lo stacco tra sella e attacco serbatoio e con la prima sella che avevo fatto non mi piaceva per niente.
Ho optato quindi per questo più spesso, attacco basso e qualitativamente migliore
2) Fissaggio della base con le due viti in dotazione, attenzione a non schiacciare i cavi di frecce, faro e luce targa che passano dietro e poi nei fori del parafango posteriore! come upgrade alla “struttura” io ho messo sotto la base delle bande in gomma adesive (quelle per auto) che poggiano sul telaio, si adattando alla forma e lasciano lo spazio necessario ai cavi. I cavi li ho messi nella guaina in treccia e per il foro parafango ho usato dei gommini per passacavi.
3) Fare la sella da zero.. qui per mia fortuna mi piace non buttare a caso e cercare di riutilizzare quello che ho a diposizione quindi diciamo che la spesa è stata molto limitata. Posto anche i link dei tutorial dai quali ho preso spunto
a) Come struttura della sella ho utilizzato la prima base che avevo acquistato, è un lamierino fine quindi tagliata e piagata con facilità, più le 3 viti per fissarla al supporto. b) Per la seduta uno strato di gomma antivibrante 5mm di spessore più gommapiuma ad alta densità 20mm spessore. c) Per foderare la sella ho utilizzato un foglio di cuoio che avevo, metodica a “sandwich” ho ritagliando due pezzi della stessa forma della sella e li ho uniti. Con della colla spray ho dato un primo fissaggio ai due fogli, il cuoio da bagnato e lavorabile; quindi, bagnando con una spugna tutto il profilo ho lavorato l’esterno per far aderire le estremità dei due fogli. Con poca spesa ho acquistato questo kit compreso di filo cerato per cucire il cuoio o pelle.
con i punzoni ci si posiziona... una martellata e i fori si fanno... poi una bella cucita, sempre nel kit c’è l’incisore manuale molto utile se si vuole fare qualche scritta.
Sfumatura con il colorante per pelli Nero inferno.
Essendo la base della sella ricavata da lamierino fine ho preso le strutture di una vecchia sella che avevo e ho fissato la forma.
4) Montaggio sulla moto, ho fatto le due varianti.. una senza molle (non per schiene deboli) e una con molle (qualcosa meglio in fatto di confort). Per la “versione” con molle ho adattato il supporto da agganciare alla vite anteriore che avevo acquistato la prima volta.
5) Sella passeggero, qui per “sperimentare” mi sono comprato un sellino aggiuntivo aftermarket, l'ho sfoderato e ho tenuto la base con imbottitura.
6) Stesso procedimento di prima... ho ritagliato, cucito e dato colore.
7) Essendo la stessa base del sellino passeggero originale la fissavo tranquillamente sul parafango, ma come da oggetto della discussione mi sono dovuto inventare un modo per dare un po' di comodità al passeggero e quindi sono passato allo step “inventati qualcosa”.
8) Ho acquistato 4 molle per sella, le più basse che ho trovato poi utilizzando i supporti della vecchia sella che avevo ho iniziato a lavorarci e rendere fissa e stabile tutto il sistema
9) Da una barra di ferro di 5mm di spessore ho costruito questo supporto.. qui bisogna avere un po' di dimestichezza con flessibile, saldatrice e trapano.. Pitturato, fissato le estremità delle molle e con i due fori nella barra centrale ho fissato il tutto al parafango.
10) Per completezza allego anche le foto della prima sella che avevo fatto in pelle appena preso la moto.
Come già anticipato in altri post sono una new entry nel mondo sportster e come ho potuto constatare di persona e anche dalle molte discussioni attive la scomodità fa parte di questo DNA :-) soprattutto per le 48.
Partendo da questo presupposto del tipo "non ho niente da perdere" mi sono fatto una sella per i fatti miei con questo risultato
A me va più che bene.. le molle il lavoro lo fanno e non vado certo a fare fuoristrada..
Il problema? Come spesso accade, il passeggero! Fase 1.. fai la sella più imbottita, Fase 2.. evita al massimo le buche, Fase 3.. dopo 15 km la moglie non ci vuole più salire.
Sono andato di esperimenti e fantasia ed é il motivo per il quale apro questa discussione, confrontarmi con qualche "volenteroso" per avere idee e/o spunti che vadano oltre al semplice "compra questa sella piuttosto che l'altra" e trovare un self-made che dia un po' di soddisfazione, io sono arrivato a questo, costruendo un supporto removibile e modificando la base della sella, esteticamente non ho ancora deciso se possa piacermi o meno fatto sta che nei primi "collaudi" lamentele serie non se ne sono ancora sentite, aspetto la fine della pioggia per spingere di qualche chilometro e poi saprò.
Ovviamente se qualcuno vuole maggiori dettagli posso darne e anche volentieri, mi piacerebbe anche ricevere spunti per fare meglio o comunque condividere qualche idea che possa essere utile a chi legge.
Per chi fosse interessato all'utilizzo del WIAC vi riporto le mie considerazioni dopo qualche giorno di utilizzo
- Installazione: semplice, basta seguire le istruzioni in dotazione, per chi come me ha problemi di spazio sopra la batteria e ha poco spazio a lato tra fianchetto e batteria é sufficiente spostare più in basso il fusibile principale e poi fissare il modulo WIAC sopra - Prima accesione: io non ho fatto regolazioni, un po' di attenzione é sufficiente (se notate che la moto fa fatica ad accendersi allo start aumentate un poco il minimo..é sì, ora é come essere tornati alla vecchia maniera "tirare l'aria"!) - Moto accesa: arriva la parte interessante, nel mio caso si "conosce" meglio la moto, se fa freddo..se era ferma da un po' o se era appena stata spenta..se si vuole giocare un pó con il minimo é questo il momento. - Range di utilizzo: dei limiti veri e propri non ci sono se non portare il minimo esageratamente in basso tanto da fare spegnere il motore (in questo caso bisogna ricordarsi che prima ti mettere in moto il minimo va alzato perché il rischio partendo da troppo in basso e di chiedere "troppo" alla batteria) - Errori diagnostica: la segnalazione di errore é data dalla spia motore accesa, che diventa anche un alleato in prima battuta per imparare la regolazione del minimo, questo perché con un minimo troppo alto o troppo basso la spia resta perennemente accesa. Con un po' di prove é semplice, dopo il primo avviamento a step premere il tasto "down" io consiglio le prime volte di aspettare qualche secondo tra una pigiata e l'altra e appena si accende la spia motore non insistere, fare un giro o aspettare che la moto si scaldi e allora la spia si spegne..a moto calda un alto "colpetto" in basso ci sta..ma se la spia si riaccende allora si é troppo bassi. Da come ho interpretato, il sistema IAC del minimo apre o chiude il passaggio d'aria nell'aspirazione in modo che il motore rimanga al regime programmato dalla centralina e questo avviene utilizzando i dati di temperatura e RPM (immaginare una tabella, a tot gradi °C corrispondo tot RPM) va da se che se modifico io i giri motore e la temperatura rilevata non corrisponde a quanto in memoria il sistema lo vede come "errore" e verificando il codice ho il P0505 Loss of Idle Sped Control EFI che é una perdita di controllo del minimo.
Bisogna sempre ricordarsi che WIAC memorizza l'ultima impostazione..quindi se la moto é stata spenta con un minimo bello basso, per l'accensione successiva serve qualche colpo di "up" al telecomando prima di avviare.
