I nostri Gilet

Questa storia delle patch non la capirò mai, senza offesa per chi fa parte di club, ma trovo assolutamente assurdo imporre ad una persona di non indossare il proprio gilet solo perchè ha delle patch in "posizioni" non gradite o semplicemente perchè "somiglia" a qualcosa di altro.

Purtroppo è così....

Alex, sono purtroppo vecchi ricordi. Due float trip in Kola Peninsula, 2000 e 2001. Il salmone è imprevedibile, a me non è andata benissimo ma sono state comunque esperienze meravigliose. La mia vera passione sono state le trote nei fiumi del West: Montana, Utah, Idaho, Whyoming . Ho pescato il Missouri, il Big Horn, green River, Henrys Fork, Yellowstone, Madison ecc.
Ma sono 10 anni che manco anche da li....

Altra bella avventura : in partenza per il fiume, attenzione ai grizzly (non ho il fucile) ....


Steelhead catturata e rilasciata sul Dean River (British Columbia) Agosto 1996


Edited by Blue Charm - 22/2/2013, 22:07

mah ! il comune buon senso dovrebbe suggerirci di informarsi su usi e regole che disciplinano raduni e MC , prima di incorrere in spiacevoli equivoci, ma è anche vero che ( se non vado in giro con patch di MC a cui non appartengo o offensive.....sarei un incosciente) non esistono leggi che ne vietino l'uso. quindi il buonsenso deve prevalere da ambo le parti, prendersi una saccagnata di botte o ritrovarsi la moto distrutta x un gilet con la patch storta o messa male o che non piace non vi sembra eccessivo ?

E' molto eccessivo e anche distante dal mio pensiero.
Mi spiego meglio : io non ho assolutamente niente di contrario nei confronti dei MC e persone che li frequentano.
Anzi, in un certo senso, fortuna che esistono e che alla fin fine organizzano anche degli eventi ai quali noi esterni partecipiamo.
In alcuni casi difendono i diritti di tutti i motociclisti e quindi "W gli MC"
E' solo che non riesco a giustificare quelli che, facendosi scudo di questi club, in realtà sfogano le proprie fustrazioni.
Poi OK per quanto riguarda attenzione e rispetto per le idee di tutti coloro che ci credono e spendono una parte importante della loro vita in un concreto e sentito impegno in queste associazioni ... che possono essere senza dubbio un motivo di soddisfazione, divertimento ed orgoglio.
Quindi è bene evitare atteggiamenti "fuori dalle righe" camuffandosi per quello che non si è attraverso scritte, parch, adesivi che non ci appartengono.
Mi lascia perplesso la rivalità e violenza tra club (non voglio chiamarle Bande che può sembrare inrispettoso) e quindi non capisco ...non siamo mica in America negli anni 70 ed, alla fin fine, rischiamo di essere una sorta di "Fake" .... oh senza offesa per nessuno

il concetto dovrebbe essere che io interista non vado nella curva sud milanista perchè stò con la mia tifoseria , non perchè rischio il linciaggio ! non mettere patch e o distintivi che possono offendere ok , ma se sbaglio non devo rischiare il pronto soccorso, almeno per me è cosi

Ok ... "salvi tutti" però ......

Quanto esprime Griso è vero ma mi viene in mente un episodio che potrebbe essere vicino al mondo delle "marmotte confezionatrici" : il Rugby
Forse potrebbe essere un buon esempio.

Dal momento che ci son dei raduni aperti a tutti, per persone più o meno esperte o legate ai vari gruppi, è curioso che non ci si può andare come si vuole.
Se c'è una avvenimento sportivo competitivo, per rimanere in tema, è logico e sensato che ognuno se ne stia nella curva giusta dello stadio.
E questo neppure basta : devi stare attento a dove parcheggi, a che strada fai, a che treno prendi.
Risultato : meglio non andare in curva se non appartieni a questo mondo e scegliere un posto in tribuna centrale.
Questo per il solo motivo che la competizione crea delle emozioni che ti possono portate ad agire, a volte, in maniera fuori dalle righe.

Ma se partecipo alla "Festa dello Sport" non mi dovrei preoccupare se la mia maglia ha le strisce nere con il blu, oppure il rosso .... o il bianco (che con il nero stà da Dio )
Quindi seguendo questa iperbole io mi sento uno che va a questa festa e si siede in tribuna.

Dal mio punto di vista, SENZA generalizzare, mi sembra che tutto si riduca in una unica prospettiva : l'emarginazione ed ignoranza di alcuni che nella vita non hanno (il più delle volte a maggior ragione) quello che pensano gli sarebbe dovuto e si creano un mondo dove , chissà poi perché, gli si riconosce di essere quello che non saranno mai.
Questo ha un prezzo, per me, troppo alto che mi spinge a non invidiare assolutamente questi uomini che per sentirsi qualcuno in realtà si sono dovuti sottomettere a delle regole e persone .... tristi come lo sono loro.
Quindi nella maggioranza di "brava gente" che vive l'appartenenza ad un MC con passione per la moto, educazione e saper vivere la propria passione, motivo di aggregazione, senso di orgoglio, voglia di divertirsi in una comunità con cui condividere delle emozioni, ecc.ecc. e che si fà i ca@@i sui vivendo felici e soddisfatti, ci sono stì TdC di cui le galere sono, al momento, vuote.

..... e sottolineo SENZA GENERALIZZARE e aver voluto riferirmi a chi, in questo forum, è anche frequentatore di MC (che sicuramente non sono i Tdc a cui mi riferisco io....)

effettivamente Griso , la mia e pura teoria, il tuo esempio è realtà, come lo è quello di El CHele, ma penso ne valga la pena parlarne ,così tra amici, tenendo conto dell'importanza "dell'appartenenza" e del rispetto alla libera scelta si dovrebbe essere più tolleranti , ma come ripeto è giusto una bella discussione.

A scanso di equivoci ....io non ho manco il gilet, figuriamoci le patches ...

molte patch non valgono niente, si comprano ai motoraduni o su internet e le fanno pure pagare...quello di appartenere ad un gruppo non me ne frega proprio niente, già al lavoro ci sono delle regole e abiti da rispettare figuriamoci se quando sono libero con la mia moto devo osservare altre regole (oltre il codice della strada ed il buon senso), devono dirmi cosa indossare, con chi parlare, cosa fare...amen.

Già...