Comunque sia, e qui so già che andrò in conflitto con la maggioranza dei partecipanti al forum, io sarei favorevole all'assistenza post-vendita sui veicoli effettuata da un network ufficiale. Lavoravo nel settore automotive, in un'azienda che produce(va) componentistica e presumo di conoscere qualcosa.
Non vi sto ad annoiare con storie e retroscena vari, c'è del marcio sia al vertice che alla base della piramide.
Io personalmente penso che se un produttore (serio) ha a cuore la sua clientela, fa in modo di soddisfarla per mantenerla nel tempo. Molte case automobilistiche da anni hanno messo in piedi un network di assistenza e manutenzione "para-ufficiale", oltre a rendere disponibile presso il network ufficiale ricambi e materiale di consumo a prezzi competitivi per le loro vetture "fuori garanzia".
Tutto bello, in un mondo ideale. In realtà le case costruttrici sono state costrette a cercare nel post-vendita quei profitti che la competizione aveva eroso dalla vendita dei veicoli stessi. I Concessionari (o Dealers, che fa più figo) strangolati anch'essi da imposizioni sempre più pressanti su volumi di vendita improponibili per un mercato in recessione, si sono visti accollare ulteriori costi di magazzino ricambi e struttura per la riparazione. Personaggi che erano stati allevati a fare i commercianti, dotati di personale appena sufficiente e competente per i "tagliandi", hanno dovuto sopportare costi per corsi di formazione, attrezzature di diagnosi e riparazione. Un mestiere che non sapevano e non sanno fare.
I componentisti, spesso strangolati dai costruttori, cercavano parimenti il loro profitto in un mercato parallelo di assistenza post vendita. Hanno creato quindi network di assistenza paralleli, forti della Direttiva Monti (si, proprio quello str..o individuo) che aveva in animo la liberalizzazione del mercato in quel settore. Abbiamo visto bene cosa significa "liberalizzazione" in un mercato dominato dalle lobbies e dalla corruzione....
Risultato: il conto alla fine lo paga sempre il consumatore (che brutta parola, meglio dire il Cliente Finale). E lo paga salato, sia per il prezzo dei ricambi che in realtà non è realmente calato, sia per il costo della manodopera che non è mai stato reso trasparente ed è sempre stato mascherato dalla oscena sperequazione tra il listino di vendita al pubblico e quello praticato ai commercianti o ai riparatori. Mancanza di un attendibile albo professionale che certifichi le effettive competenze e qualifiche, coperture assicurative per responsabilità civile e penale ecc.
Ovviamente il tutto si svolge nelle pieghe di una Legislazione farraginosa, lacunosa, obsoleta. Avrei tanti altri aggettivi, ma lascio a voli aggiungerli.
Quel gran genio del mio amico, con un cacciavite in mano fa miracoli (Lucio Battisti) .....
Si , una volta