Tutto incominciò su un treno, nei primissimi anni 90. Avevo 14, 15 anni. In radio si ascoltavano i primi TUNZ TUNZ, tipo Tecnotronic, SNAP, e roba simile, che facevano da colonna sonora alle prime festicciole (ah!, i primi lenti: November Rain for ever). La mia prima “moto” è stata una Guzzi Minicross 50 a 5 marce dei primi anni 80. Prima di salire sul treno, avevo comprato in edicola TUTTOMOTO (mitica rivista). E sfogliandola, rimango pietrificato davanti a una pubblicità che riempiva tutta la pagina. La pagina era nera, in fondo c'era un ovale arancione, e in cima una piccola foto di una moto anch'essa nera ma con molto cromo. Tra la foto e l'ovale, non un testo pubblicitario, ma una poesia, che iniziava, mi pare, cosi: ...ERA NERA COME UNA LOCOMOTIVA... Lessi la poesia con rapimento, io che all'epoca ne scrivevo di mie. In fondo, una firma, Talamo. E riguardai quella moto. Una Harley. "Che figata", mi dissi. "Quando avrò la patente, sarà mia". Il tempo passa. Arrivano i 18 e la patente per auto. La mia piccola Guzzi viene dimenticata in un angolo, assieme alla voglia di moto. Ho provato la mia prima Harley insieme a mio Fratello 5 o 6 anni fa, non ricordo bene. Avevamo in prova una Fat Boy Special e una Softail DeLuxe, che poi sarebbe diventata la sua prima moto. Erano moto grandi, troppo grandi per me. Ma quella prova mi fece ricordare le parole di Talamo, i primi anni novanta, alle prime palpatine durante i lenti, quando avevo ancora tutta la vita davanti. Quella era la moto che volevo. Cos’è un Harley? Dopo che l’ho comprata e che la guido con regolarità ti posso dire questo: Guidare una Harley è come ballare un lento rock assieme a una gnocca da urlo: Ti batte forte il cuore e non sai perché.
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